Rinnovato il contratto degli infermieri: aumenti da 117 a 171 euro mensili. Svolta nel comparto della sanità. E’ arrivata la firma sul rinnovo del contratto tanto atteso da circa 544mila dipendenti della sanità che vedranno l’aumento nella busta paga del prossimo autunno.
Rinnovato il contratto degli infermieri
La firma sul contratto 2019/2021 era stata annunciata già durante la pandemia, come riconoscimento etico ed economico al lavoro prestato durante l’emergenza sanitaria. Infatti oggi la firma produce un aumento economico sullo stipendio base tra i 54 e i 98 euro lordi al mese, e a seconda della posizione economica. Ma assume anche un valore altamente simbolico perchè risponde a quanto annunciato dal Governo Conte bis e la garanzia di un’indennità aggiuntiva. Quella degli infermieri e del personale sanitario in generale resta infatti la categoria maggiormente coinvolta dall’emergenza sanitaria. La legge di bilancio 2020 aveva finanziato l’aumento degli stipendi, per un extra mensile pari a 62,81 e 72,79 euro. Cifre queste, che portano ad un aumento tra i 117 e i 171 euro al mese.
Rinnovato il contratto degli infermieri, sbloccati i fondi
L’accordo è stato sottoscritto grazie all’intesa sui fondi aggiuntivi, che hanno appostato risorse utili affinchè fosse rinnovato il contratto degli infermieri. Infatti le risorse sono arrivate a 1.256 milioni, con cui sono stati finanziati anche i nuovi ordinamenti professionali e il mini-sblocco dei fondi accessori. Nell’accordo è presente anche l’indirizzo politico che consente a chi ha la laurea triennale di accedere a incarichi e posizioni governative. Su questo punto si è consumata una autentica battaglia dei sindacati, che chiedevano di superare il requisito della laurea quinquennale o magistrale per concedere una possibilità anche agli infermieri.
Novità sulle carriere del personale sanitario
Il testo sottoscritto presenta anche importanti novità sugli ordinamenti professionali e sulle carriere del personale sanitario. Si legge per la prima volta l’area del personale “di elevata qualificazione”, ovvero l’inquadramento precedente alla dirigenza. Compaiono cinque livelli del personale, ovvero “personale di supporto”, “operatori”, “assistenti” e “professionisti della salute”. Sul piano del riconoscimento economico sono previsti i “differenziali stipendiali” che anche in sanità sostituiranno le vecchie progressioni verticali. Le cifre collegate a queste «promozioni» cambiano a seconda dell’inquadramento. E valgono 500 euro per il personale di supporto, 600 per gli operatori, 850 per gli assistenti e 1.000 per i funzionari.
Gli aumenti in busta paga in autunno
La firma sul rinnovo del contratto non comporterà effetti immediati. Bisognerà attendere il via libera di Ragioneria e Corte dei Conti, che dovranno pronunciarsi su aumenti, arretrati e indennità Covid. Presumibilmente il personale dovrà attendere l’autunno inoltrato per vedere applicate le disposizioni contrattuali e gli aumenti in busta paga.