Riforma fiscale, le istruzioni delle Entrate sui nuovi modelli dichiarativi.
Dal modello 730 precompilato alla modalità semplificata di presentazione – Si tratta di una nuova opportunità per i lavoratori dipendenti e pensionati, percettori anche di redditi assimilati, che utilizzano il modello 730. Da quest’anno, infatti, con la presentazione semplificata della dichiarazione dei redditi precompilata, l’Agenzia delle Entrate rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le
NASpI e DIS-COLL le nuove soglie di reddito da lavoro compatibili.
Il decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, agli articoli 9 e 10, nonché all’articolo 15, disciplina le ipotesi di svolgimento di attività lavorativa in corso di fruizione, rispettivamente, delle prestazioni di disoccupazione NASpI e DIS-COLL. In particolare, si ammette, per la NASpI, la possibilità di cumulo con i redditi derivanti da attività lavorativa subordinata/parasubordinata
Cassazione: su chi grava l’onere di provare il mancato godimento della pausa giornaliera.
Il fatto affrontato I lavoratori ricorrono giudizialmente al fine di sentir condannare la società datrice al pagamento di differenze retributive, per il mancato godimento dei dieci minuti di pausa giornaliera come prevista dal CCNL. La Corte d’Appello rigetta la predetta domanda, stante la natura compensativa e non retributiva dell’emolumento richiesto. L’ordinanza La Cassazione – nel
Avviso rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile.
Il modello telematico per la redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che occupano più di 50 dipendenti sarà reso disponibile per la compilazione sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a partire dal 3 giugno 2024. Infatti è in corso una revisione
Cassazione: il professionista che crea un software per la PA ha diritto ad un indennizzo.
Con la sentenza n. 7178 del 18.03.2024, la Cassazione afferma il seguente principio di diritto “l’ideatore di un software che abbia eseguito la sua prestazione sulla base di un contratto concluso con una pubblica amministrazione nullo per mancanza della forma scritta o per violazione delle norme che regolano la procedura finalizzata alla sua conclusione, ove chieda
Il Fisco salva la disoccupazione.
Dal 1° gennaio 2024 si continua a intascare la Naspi, seppure in misura ridotta, in presenza di un reddito da lavoro dipendente fino a 8.500 euro (8.173,91 negli anni 2022 e 2023). Il D.Lgs. n. 216/2023 ha modificato l’ammontare di reddito escluso dall’imposizione fiscale (c.d. no tax area) previsto per i titolari di redditi di