Riforma dello sport: presentato il decreto correttivo
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, hanno presentato il decreto correttivo che interviene sulla Riforma dello sport. Questo entrerà in vigore il 1° luglio 2023.
E’ stato approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri. Dopodiché è stato trasmesso alle Camere e alle Conferenze, Unificata e Stato-Regioni, per l’acquisizione dei rispettivi pareri e intese. Poi tornerà in Consiglio dei Ministri per la seconda e definitiva lettura.
Tutele, semplificazione e trasparenza
Tutele, semplificazione e trasparenza sono le parole chiave che identificano il correttivo proposto ai decreti attuativi della delega contenuta nella Legge 86/2019. L’obiettivo è di portare migliorie ed innovazioni normative nel mondo dello sport, a iniziare dal lavoro sportivo, incluse tutele fondamentali come quelle relative alla maternità e alla malattia.
Novità
Diverse le novità, tra le quali si segnalano in particolare:
- semplificazioni degli adempimenti in materia di lavoro sportivo. Si pensa a norme che disciplinano le comunicazioni al centro dell’impiego e alla tenuta del libro unico del lavoro. Queste da effettuare anche attraverso il registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Le implementazioni saranno disciplinate nel pieno rispetto degli obblighi di legge con un decreto interministeriale da emanare entro il 1° luglio. Tale registro potrà consentire ad associazioni e società sportive dilettantistiche di inserire, tramite interfaccia web, i dati dei collaboratori sportivi che saranno disponibili per tutti gli enti competenti;
- norme specifiche per i giudici di gara, per quali il rapporto di lavoro potrà essere attivato tramite convocazione o designazione dell’organismo sportivo;
- norme specifiche per i dipendenti pubblici. Previsione di un meccanismo di silenzio assenso per il rilascio dell’autorizzazione necessaria per lo svolgimento dell’attività sportiva retribuita (extra orario di lavoro). Mentre, in caso di attività non retribuita, sarà sufficiente una comunicazione al datore di lavoro;
- maggiore flessibilità nella individuazione del tipo di rapporto da instaurare nel lavoro sportivo dilettantistico. Innalzamento a 24 ore settimanali del limite previsto per mantenere la presunzione di lavoro autonomo;
- sostegno al mondo paralimpico. Introduzione di una nuova disciplina che consente agli appartenenti al club paralimpico di partecipare a competizioni e ad allenamenti con un permesso speciale retribuito, senza richiedere quindi ferie e conservando il posto di lavoro con rimborso degli oneri sostenuti dal datore di lavoro;
- abbassamento a 14 anni dell’età minima per l’apprendistato per l’istruzione secondaria sia nel professionismo, sia nel dilettantismo;
- intervento in tema di Irap con la previsione, per il mondo del dilettantismo, che non concorrono a determinarne la base imponibile i corrispettivi fino a 85mila euro;
- previsione di un Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo, da istituire di concerto con il Ministero del Lavoro, con compiti di promozione di iniziative di monitoraggio e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.