Percorso formativo cyber security in Basilicata.
La Regione Basilicata ha annunciato la fase dalle candidature al progetto formativo “Basilicata Academy”. Tale progetto viene sviluppato in collaborazione con Innovery e con il patrocinio gratuito di Sviluppo Basilicata – progetto IncHUBatori.
L’Academy propone un percorso di 600 ore. L‘obiettivo è formare 20 giovani residenti in Basilicata dai 18 ai 35 anni, diplomati o laureati con indirizzi tecnici/scientifici/STEM.
I profili ricercati sono quelli di Cyber Security Analyst e Cyber Security Engineer. Questi avranno il compito di prevenire, rilevare e gestire le minacce di sicurezza informatica, nell’ottica di proteggere l’infrastruttura ICT delle aziende, oltre che di rispondere agli attacchi informatici.
Cosa offrirà il corso.
Il corso avrà inizio a Maggio e fornirà l’acquisizione di un concreto know-how in un asset strategico per la sicurezza delle aziende.
Al termine del corso, l’obiettivo di Innovery sarà quello di inserire in organico coloro che risulteranno idonei. A tali soggetti verrà data la possibilità di lavorare in Italia e all’estero e di sviluppare competenze tecniche anche attraverso certificazioni riconosciute sul mercato.
Le scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma sono una realtà ormai imprescindibile per tutte le regioni italiane, basti pensare che nel 2022 le imprese italiane hanno ricercato quasi 52.000 diplomati ITS Academy.
Come evidenziato anche dall’indagine 2022 del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, per molte delle professioni che potrebbero essere ricoperte dai diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori, le imprese lamentano una difficoltà di reperimento del 56%.
Dichiarazioni dell’assessore della Regione Basilicata.
L’assessore allo Sviluppo economico, lavoro e servizi alla comunità della Regione Basilicata, Alessandro Galella, ha lasciato alcune dichiarazioni. “Stiamo lavorando a Basilicata Academy già dall’approvazione del Piano strategico regionale, in modo da rendere più efficace e veloce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali. Questo per restituire alla Regione informazioni indispensabili per pianificare con gli enti accreditati una formazione più mirata e coerente con le reali esigenze del mercato. Dal momento che nella nostra regione ci sono 14 mila posti di lavoro che non si riescono a coprire tra ristorazione, edilizia e digitale.”