Nuovo bonus a lavoratori e a pensionati: 150 euro erogati a novembre
Lavoratori dipendenti cosa succede nel loro caso?
Nel caso dei dipendenti, il bonus 150 euro spetterà ai lavoratori con retribuzione imponderabile a novembre 2022 fino a 1.538 euro (su 13 mesi è pari 20mila euro).
I lavoratori dipendenti riceveranno il bonus dai datori di lavoro «nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022»,
in automatico, cioè senza farne richiesta, ma presentando dichiarazione scritta di non essere titolare di altre prestazioni simili.
I datori di lavoro recupereranno il “credito” maturato con l’erogazione del bonus tramite compensazione con i contributi dovuti all’Inps.
Pensionati cosa succede nel loro caso?
Nel caso dei pensionati, l’una tantum verrà riconosciuta ai titolari di una o più pensioni aventi decorrenza entro il 1° ottobre 2022 e con un reddito personale non superiore,
nell’anno 2021, a 20mila euro. Il primo bonus, è andato ai pensionati divenuti tali entro il 30 giugno ( si allarga ai nuovi pensionati dal 1° luglio al 1° ottobre)
e con reddito fino a 35 mila euro (mentre ora si restringe: restano fuori chi ha redditi nel 2021 oltre 20mila e fino a 35mila euro).
Cosa accade nel caso di lavoratori autonomi e professionisti?
I lavoratori autonomi e professionisti non hanno ancora avuto il primo bonus, in attesa del via libera alle domande con la pubblicazione in GU del decreto di disciplina.
Il dl Aiuti-ter, nel caso di lavoratori autonomi e professionisti, non disciplina un secondo bonus come fa negli altri casi (dipendenti, pensionati, etc.),
ma si limita solo ad aggiornare gli importi della prima una tantum. In particolare, incrementa il bonus di 150 euro a condizione che, nell’anno 2021,
il lavoratore abbia percepito un reddito fino a 20mila euro.
Ciò dovrebbe assicurare la validità delle norme già fissate (il decreto atteso in GU) e, dunque, l’immediata operatività di entrambi i bonus,
con la conferma di requisiti e condizioni già stabiliti: reddito fino a 35mila euro nel 2021; partita Iva, attività lavorativa avviata e iscrizione a Inps o Cassa al 18 maggio 2022;
alla stessa data aver fatto almeno un versamento di contributi, totale o parziale, dovuti dal 2020.
A queste condizioni, chi ha un reddito fino a 20mila euro riceverà 350 euro, anziché 200 euro.