Lavoratori domestici, accesso ai servizi Inps sull’App Io. L’Istituto mette a disposizione dei lavoratori domestici e dei datori di lavoro un portale per l’invio di comunicazioni obbligatorie. E’ possibile accedere all’applicazione per le iscrizioni, variazioni, calcolo dei contributi e contestazione del provvedimento per mancato pagamento dei contributi. Il portale è riservato ai lavoratori domestici, colf, badanti e datori di lavoro domestico.
Lavoratori domestici, i servizi sull’App Io
Con il recente messaggio n. 1545 del 2022, l’INPS fornisce informazioni in merito al Progetto “Integrazione dei servizi INPS sull’app IO”. Infatti alle procedura già attive sull’applicazione si aggiunge il Servizio di pagamento dei contributi dei lavoratori domestici. L’implementazione è stata realizzata nell’ambito delle attività previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Lavoratori domestici, chi sono
Si definiscono lavoratori domestici coloro che prestano un’attività lavorativa continuativa per le necessità della vita familiare del datore di lavoro. Come ad esempio colf, assistenti familiari o babysitter, governanti, camerieri, cuochi, ed altri. Rientrano in questa categoria anche coloro che prestano attività presso seminari, conventi, comunità religiose, comunità senza fini di lucro. Ad esempio orfanotrofi e ricoveri per anziani il cui fine è prevalentemente assistenziale. Per sua definizione il lavoro domestico si può svolgere in modalità diverse. A servizio intero, nel caso in cui il lavoratore domestico abita presso il datore di lavoro e usufruisce del vitto e alloggio oltre alla retribuzione.
A mezzo servizio se presta presso la stessa famiglia, servizio per almeno 4 ore al giorno o per 24 ore settimanali. Ovvero quando il servizio non è uniforme in tutti i giorni della settimana. E infine ad ore, se presta la propria opera in famiglia solo per alcuni giorni alla settimana e con un orario inferiore alle 24 ore settimanali.
La copertura assicurativa
Il lavoro domestico è coperto da assicurazione, e il tipo di rapporto di lavoro è regolato dal CCNL di categoria. In ottemperanza a quanto è previsto dall’art 26 del DPR 1403/71 il lavoratore domestico deve essere coperto da assicurazione. Sulla scorta del cosiddetto “Obbligo delle assicurazioni sociali nei confronti dei lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari”. Una parte della quota contributiva versata all’INPS riguarda anche l’assicurazione INAIL. E questo permette in caso di infortunio sul lavoro, di ottenere un’indennità giornaliera per la temporanea inabilità allo svolgimento del lavoro. Oppure una rendita in caso di inabilità al lavoro permanente, una rendita ai superstiti ed un congruo importo una tantum in caso di morte.
E’ possibile aprire un’assicurazione per lavoratori domestici anche a coloro che sono già assicurati per altra attività di lavoro domestico e ai pensioni. Oppure durante il periodo di prova e per coloro che sono avviati dai comuni o dalle Asl al servizio di assistenza domiciliare non infermieristica presso persone anziane indigenti. Dunque prima di procedere all’assunzione di un lavoratore domestico è necessario verificarne nazionalità e residenza.