Dal 1° gennaio 2024 si continua a intascare la Naspi, seppure in misura ridotta, in presenza di un reddito da lavoro dipendente fino a 8.500 euro (8.173,91 negli anni 2022 e 2023).
Il D.Lgs. n. 216/2023 ha modificato l’ammontare di reddito escluso dall’imposizione fiscale (c.d. no tax area) previsto per i titolari di redditi di lavoro dipendente.
Di conseguenza sono aggiornate le soglie reddituali ai fini del cumulo del reddito da lavoro con le indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Col. A precisarlo è l’INPS nel Mess. 9 aprile 2024 n. 1414.
Resta invariata, invece, la soglia di reddito da lavoro autonomo: 5.500 euro, entro i quali sia Naspi e sia Dis-Coll sono parzialmente cumulabili.
L’INPS ricorda, inoltre, che le prestazioni di lavoro occasionale (ex voucher) sono compatibili e cumulabili con le indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll nel limite di 5.000 euro e che, in tal caso, il beneficiario di una delle indennità non è tenuto a effettuare alcuna comunicazione all’INPS circa il reddito presunto.