Decreto attuativo della Legge Delega sulla disabilità.

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 15 aprile 2024, ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che fornisce la nuova definizione della condizione di disabilità (che comprende anche l’attuale definizione di invalidità), i criteri per valutazione di base, la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato per le persone con disabilità.

Uno dei decreti attuativi della Legge delega sulla disabilità, uno dei decreti cardine della riforma e da molti definito come una vera e propria “pietra miliare”, è un testo normativo con importanti cambiamenti nell’attuale normativa relativa alla condizione di disabilità.

Il decreto legislativo n. 62/2024 entrerà in vigore il 30 giugno 2024 e per alcuni aspetti prevede l’emanazione entro 6 mesi di un decreto ministeriale con disposizioni effettivamente applicabili dal 10 gennaio 2025.

Esso si occupa in particolare di fornire una definizione della condizione di disabilità e delle procedure di accertamento di tale condizione con una revisione dei processi valutativi di base  volti a una valutazione multidimensionale,  necessaria per la predisposizione di un progetto di vita individuale personalizzato e partecipato.

L’obiettivo è di rimuovere gli ostacoli ed attivare sostegni utili ad esercitare le libertà e i diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, scelti liberamente dalla persona stessa. Il decreto modifica l’attuale contesto normativo, in particolare la legge 104 1992, con aspetti innovativi.

Innanzitutto le definizioni di disabilità, della condizione di disabilità e della persona con disabilità, introducono una nuova prospettiva non derivante più dalla mera visione medica dell’impedimento determinato dalla malattia o patologia ma intesa quale risultato dell’interazione tra persone con compromissioni e barriere comportamentali e ambientali che impediscono o limitano la partecipazione nei diversi contesti di vita.

L’adozione dal 1° gennaio 2025 della classificazione internazionale delle malattie (lCD) dell’Organizzazione mondiale della sanità e della classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF): il loro utilizzo congiunto fornisce un quadro più ampio e significativo della salute delle persone.

Il procedimento unitario (e unificato) di valutazione di base, sarà affidato all’INPS dal 1° gennaio 2026, e la certificazione della condizione di disabilità, sarà unificata al processo dell’accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordocecità, degli alunni con disabilità, degli elementi utili alla definizione della condizione di non autosufficienza.

Il procedimento sarà attivato da un certificato medico introduttivo.

Un procedimento di valutazione multidimensionale per la predisposizione del progetto di vita con una valutazione bio-psico-sociale, effettuata con la persona con disabilità al centro del progetto, e che, partendo dalla valutazione di base si completa con gli elementi del contesto sociale concreto della persona.

Dell’unità di valutazione faranno parte anche soggetti delle istituzioni ed enti assistenziali coinvolti nella fase attuativa per creare un vero e proprio patto di corresponsabilità.

Il diritto all’accomodamento ragionevole, cioè la possibilità di modifiche e adattamenti, purché non eccessivi o sproporzionati, per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio dei diritti civili e sociali.

La sperimentazione delle nuove procedure è prevista per tutto l’anno 2025 con l’applicazione a campione delle disposizioni sia in materia di valutazione di base che relativamente alla valutazione multidimensionale, finalizzata anche all’aggiornamento delle definizioni, dei criteri e delle modalità di accertamento.

Con l’entrata in vigore del decreto la parola: «handicap», ovunque ricorre, è sostituita da condizione di disabilità; le parole persona handicappata, portatore di handicap, persona affetta da disabilità, disabile e diversamente abile, ovunque ricorrono, sono sostituite da persona con disabilità; le parole con connotazione di gravità e in situazione di gravità,  sono sostituite da con necessità di sostegno elevato o molto elevato; le parole disabile grave, sono sostituite da persona con necessità di sostegno intensivo.

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