Cruscotto Anpal Servizi: aggiornamenti LMI e domanda di lavoro
Aggiornato con i dati del primo trimestre 2023 il cruscotto interattivo Labour Market Intelligence (LMI), realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche Team Data Science – Anpal Servizi. Quest’ultimo ha l’obiettivo di supportare gli operatori nelle fasi di orientamento specialistico e di assessment per un’ottimale profilazione qualitativa e quantitativa dell’utente.
Due le fonti informative:
- il Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie (SISCO, Ministero del Lavoro)
- l’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni (INAPP).
Il cruscotto Anpal Servizi consente la navigazione a partire dalle professioni previste dalla Classificazione CP-Istat 2011 al V digit.
Sezioni principali
- Domanda di lavoro;
- Atlante del lavoro;
- Job-to-job transitions.
Domanda di lavoro
La sezione Domanda di lavoro consente di monitorare l’andamento nel tempo dei rapporti di lavoro attivati per ognuna delle 617 professioni al V digit della Classificazione CP-Istat 2011 associate all’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni.
Per ogni regione, provincia e bacino di competenza dei centri per l’impiego è possibile conoscere le attivazioni di ciascuna di queste professioni, declinandole per età e genere del lavoratore interessato, nonché per tipologia di contratto.
Per ogni professione sono, inoltre, riportati:
- lo Skill level;
- l’Intensità della domanda di lavoro;
- la probabilità di riattivazione entro 12 mesi.
Atlante del lavoro
La sezione Atlante del lavoro riporta l’insieme delle informazioni contenute nell’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni di INAPP. Per ogni professione è quindi possibile conoscere: il settore economico professionale (SEP); i processi; le sequenze; le aree di attività (ADA); le attività; i risultati attesi (RA). Pertanto, selezionando una o più ADA, la dashboard restituisce la lista delle professioni associate.
Job-to-job transitions
La sezione Job-to-job transitions riporta l’elenco delle professioni prossime secondo l’Atlante del Lavoro e probabili secondo l’analisi delle transizioni occupazionali osservate attraverso i dati delle Comunicazioni Obbligatorie
Selezionando una delle 617 professioni al V digit della Classificazione CP-Istat 2011 è infatti possibile sapere:
- quali sono le professioni di cui la professione selezionata condivide almeno un’area di attività (ADA) e nello specifico di quali aree di attività si tratti);
- quali sono le professioni con le quali gli individui che hanno interrotto il precedente impiego si riattivano entro 12 mesi dalla cessazione dell’ultimo contratto.
Aggiornato al I trimestre 2023 anche un altro dei cruscotti realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche Team Data Science – Anpal Servizi, quello su La domanda di lavoro per bacino dei CPI, che permette un’analisi puntuale delle dinamiche del mercato del lavoro nel territorio di riferimento di ciascun centro per l’impiego, sulla base delle comunicazioni obbligatorie.
Lo strumento consente una lettura disaggregata delle assunzioni e delle cessazioni dal I trimestre 2022 per cittadinanza, regione, provincia, centro per l’impiego, settore, classe di età, genere, qualifica professionale, livello di skill, tipo di contratto. I rapporti cessati sono anche disaggregabili in funzione del motivo di cessazione e della durata del contratto.
Si tratta quindi di uno strumento utile a orientare la comunità professionale di Anpal Servizi e gli operatori dei centri per l’impiego sul territorio.
Dati
Nel I trimestre 2023 i rapporti di lavoro attivati sono stati complessivamente 3.112.372 (+7,0% rispetto al trimestre precedente, +2,5% rispetto a un anno fa), di cui 1.715.453 riguardanti maschi (+13,9% rispetto al trimestre precedente, +1,4% rispetto a un anno fa) e 1.396.919 femmine (-0,5% rispetto al trimestre precedente, +3,9% rispetto a un anno fa).
La classe di età su cui le aziende hanno concentrato la domanda di lavoro in misura più alta è quella dei giovani di 25-34 anni (809.927 assunzioni), il comparto produttivo più dinamico è risultato quello dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (478.157 assunzioni, cioè +97,3% rispetto al trimestre precedente, -0,4% rispetto a un anno fa), la figura professionale più richiesta quella del bracciante agricolo (418.563 assunzioni).
Le attivazioni low skill sono state 922.800, le medium skill 1.425.100, le high skill 764.472. Il contratto più utilizzato è stato quello a tempo determinato (2.066.318 attivazioni, +7,3% rispetto al trimestre precedente, +3,3% rispetto a un anno fa). Il territorio dove si è verificato il maggior numero di assunzioni è quello di riferimento dei centri per l’impiego di Roma-Fiumicino (351.970, -17,8% rispetto al trimestre precedente, +10,9% rispetto a un anno fa).
Rapporti di lavoro cessati
I rapporti di lavoro cessati sono stati complessivamente 2.251.155 (-37,8% rispetto al trimestre precedente, -0,1% rispetto a un anno fa), di cui 1.196.357 riguardanti maschi (-40,4% rispetto al trimestre precedente, -0,1% rispetto a un anno fa) e 1.054.758 femmine (-34,5%. rispetto al trimestre precedente, -0,1% rispetto a un anno fa).
Le cessazioni hanno riguardato in maggior misura giovani di età compresa tra 25 e 34 anni (587.973). Il settore alberghi e ristoranti è stato quello nel quale ci sono state più cessazioni (368.579, -34,6% rispetto al trimestre precedente, +11,2% rispetto a un anno fa); la figura professionale più coinvolta è stata quella cameriere di ristorante (136.878). Le cessazioni low skill sono 535.175, le medium skill 1.098.728, le high skill 617.750).
Il principale motivo di cessazione del contratto è la sopraggiunta scadenza (in 1.373.419 casi, -46,9% rispetto al trimestre precedente, +5,5% rispetto a un anno fa). E naturalmente sono i contratti di breve durata quelli che cessano con maggiore frequenza (nel I trimestre è successo 938.778 volte). Sono 1.427.320 i contratti a tempo determinato cessati (-43,8% rispetto al trimestre precedente, +3,4% rispetto a un anno fa). Il territorio dove si è verificato il maggior numero di cessazioni è quello di riferimento dei centri per l’impiego Roma-Fiumicino (282.286, -28,2% rispetto al trimestre precedente, +10,7% rispetto a un anno fa).