Pubblicate le FAQ del Ministero sul nuovo Bonus Trasporti per le persone fisiche, istituito dal Decreto Aiuti (DL 35/2022) come misura di Governo contro il caro prezzi. E’ riservato ai cittadini con reddito personale fino a 35mila euro (ma non serve l’ISEE) ed ogni singolo voucher è pari ad un massimo di 60 euro, fruibile da ciascun avente diritto per una sola volta, compresi i minori fiscalmente a carico (con richiesta inviata da un genitore).
Le domande partono il 1° settembre e si inoltrano esclusivamente online con SPID o CIE dalla pagina web bonustrasporti.lavoro.gov.it.
La dotazione finanziaria è pari a 180 milioni di euro, con apposito Fondo istituito presso il Ministero del Lavoro. Vediamo in dettaglio requisiti e istruzioni, anche alla luce delle nuove FAQ.
Bonus Trasporti da 60 euro: come funziona
Il Bonus Trasporti copre fino al 100% della spesa sostenuta da ogni singolo beneficiario – entro il valore massimo di 60 euro – per l’acquisto entro il 31 dicembre 2022 di un abbonamento ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale oppure per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.
Il Bonus è nominativo e utilizzabile per un singolo abbonamento (che può essere annuale ma anche mensile o per più mensilità) da acquistare nel mese solare in cui si è richiesto e ottenuto (anche se parte, ad esempio, dal mese successivo).
Sono esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.
Ciascun beneficiario potrà chiedere un Bonus Trasporti nominativo al mese, entro il 31 dicembre 2022 o fino a esaurimento risorse. Dal momento che l’importo massimo fruibile è pari a 60 euro, significa che è possibile spendere per intero la somma per acquistare ad esempio un solo abbonamento di lunga durata (o parte di esso), oppure si può frazionare la somma fino all’occorrenza dei 60 euro, ad esempio per due abbonamenti mensili.
Beneficiari del Buono Trasporti
Si tratta di una misura che non richiede requisiti ISEE ma che spetta unicamente alle persone fisiche che, nell’anno 2021, abbiano dichiarato un reddito complessivo non superiore a 35mila euro. Sono ammessi anche i minori fiscalmente a carico, con richiesta inoltrata da parte del genitore.
Come fare domanda per il Bonus Trasporti
La richiesta per il Bonus Trasporti può essere effettuata a partire dal mese di settembre, tramite apposito portale (bonustrasporti.lavoro.gov.it), accedendo tramite SPID di secondo livello o CIE (Carta d’identità elettronica).
In fase di domanda, bisognerà fornire le dichiarazioni sostitutive per l’autocertificazione dei requisiti (a titolo personale o per conto di un minore). Per quanto concerne il reddito complessivo 2021 (non superiore a 35.000 euro), nel caso in cui il beneficiario sia minore, il requisito deve riguardare il minore e non il richiedente.
N.B.: l’accesso alla piattaforma consente di richiedere un solo buono alla volta, per sé stesso o per un figlio minore fiscalmente a carico. Eventuali ulteriori richieste comportano un nuovo accesso.
Nella domanda bisogna indicare l’importo del Bonus Trasporti che si richiede a copertura della spesa da sostenere, specificando il gestore del servizio di trasporto pubblico.
Come si utilizza il Bonus Trasporti 2022
Il buono trasporti è emesso tramite il Portale, è contrassegnato da un codice identificativo univoco, dal codice fiscale del beneficiario, dall’importo spettante e dalla data di emissione e scadenza. Se non viene speso oltre tale data, viene annullato e non può comunque più essere richiesto.
Il voucher è spendibile presso un solo gestore, entro il mese di emissione dell’abbonamento mensile o annuale del servizio TPL, presentandolo alla biglietteria al momento dell’acquisto (da validare tramite portale ufficiale). A quel punto, viene rilasciato l’abbonamento richiesto e il gestore registra l’utilizzo del buono, indicandone l’importo effettivo.
La misura, pensata per sostenere le persone economicamente più fragili in un momento difficile come quello attuale, è anche un’occasione per incentivare l’uso del trasporto pubblico locale ma soprattutto vuole essere un sostegno per studenti, lavoratori, pensionati e per tutti quei cittadini che utilizzano il trasporto pubblico su gomma e ferro.