A tre mesi dal debutto permangono alcune perplessità operative rispetto alla applicabilità dell’esonero contributivo riservato alle lavoratrici assunte a tempo indeterminato e madri di almeno due figli di cui il più piccolo di età inferiore a dieci anni.
Alla luce delle istruzioni fornite dall’INPS con la circolare n. 27 del 2024, oltre alle valutazioni degli effetti reddituali, occorre approfondire le regole da rispettare per restituire lo sgravio ordinario a fronte del recupero in busta paga dell’esonero madri arretrato.
L’esonero riservato alle lavoratrici madri dipendenti di datori di lavoro sia pubblici che privati ha debuttato in busta paga a partire dal mese di febbraio ma, a partire dalle retribuzioni di competenza del mese di marzo, è possibile recuperare l’esonero arretrato spettante per i primi due mesi del 2024 a condizione che sia restituito l’esonero applicato alla generalità dei lavoratori dipendenti nella misura del 6 o 7%.