C’è tempo fino al 30 gennaio ’24 per la presentazione di progetti di inclusione socio-lavorativa dedicati alle persone con disabilità e, in generale, alle persone maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione, come ad esempio soggetti presi in carico e/o censiti dai servizi sociosanitari territoriali o dai servizi sanitari, soggetti in misura alternativa alla detenzione o in misura di sicurezza in carico agli Uffici di Esecuzione Penale Esterna, etc.
Obiettivo delle attività, in base all’Avviso pubblico promosso dalla Regione Lazio, la cui scadenza è stata prorogata dall’11 al 30 gennaio appunto, è promuovere percorsi individuali personalizzati di inserimento e reinserimento lavorativo, potenziare il sostegno di percorsi di autonomia delle persone più vulnerabili e a maggiore rischio di esclusione sociale favorendone l’inserimento in ambienti lavorativi volti a consolidarne l’autonomia; ma anche, come recita l’Avviso stesso, “conseguire una reale integrazione delle persone nei processi produttivi, consolidandone la presenza nel mercato del lavoro; fornire strumenti per formare e fortificare la cittadinanza attiva degli stessi soggetti, intervenendo su più fronti in una logica di sistema”. In sostanza, favorire l’autonomia delle persone prese in carico.
Due, dunque, le aree di intervento in base ai destinatari degli interventi per le quali è possibile proporre la progettazione:
Area 1, Disabilità psichica, fisica e sensoriale: adolescenti, giovani e adulti di età compresa tra i 18 e i 60 anni con disabilità fisica, intellettiva, psichica e sensoriale (diagnosticata da istituzioni pubbliche/strutture sanitarie pubbliche) residenti o domiciliati nel Lazio che si trovino in una delle seguenti condizioni in relazione allo sviluppo del progetto inclusione attiva; disoccupati, inoccupati o inattivi, anche se non iscritti al collocamento mirato; in cerca di occupazione, iscritti al collocamento mirato e presi in carico dai servizi per l’impiego e/o dai servizi sociali territoriali specializzati.
Possono presentare progetti Enti del terzo settore, Operatori accreditati per la Formazione Professionale, Cooperative sociali di tipo A e B, Operatori in possesso di accreditamento per l’erogazione dei servizi al lavoro, Imprese, associazioni, fondazioni, Università.