L’assegno di inclusione, previsto in sostituzione del reddito di cittadinanza, è un sostegno economico per le fasce deboli della popolazione e per l’inserimento sociale, formativo e di lavoro.
Per la sua erogazione, il richiedente deve attivare un percorso di inclusione sociale e lavorativa, nonché accettare eventuali proposte di lavoro che gli dovessero essere proposte dal centro per l’impiego e dagli altri enti autorizzati all’attività di intermediazione.
È, inoltre, previsto un incentivo per i datori di lavoro assumono beneficiari dell’assegno di inclusione.
Come fare domanda per l’assegno di inclusione 2024?
Come anche per il supporto per la formazione e il lavoro, anche l’assegno di inclusione si può richiedere in modalità telematica sul portale dell’Istituto, oppure presso i patronati e/o i Centri di Assistenza Fiscale.
Il richiedente, oltre a presentare la domanda, dovrà sottoscrivere un Patto di attivazione digitale (PAD), all’interno del SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), al quale si accede online, direttamente dal portale INPS, dopo aver presentato domanda di ADI.
Quando si fa la domanda dell’assegno di inclusione?
La domanda per l’assegno di inclusione potrà essere inoltrata a partire dal 18 dicembre e, fino a febbraio 2024, sarà considerato il valore ISEE del 2023. La piattaforma per accogliere le domande sarà gestita direttamente dall’Inps e verrà lanciata a breve.
Chi può fare domanda per l’assegno di inclusione?
L’accettazione della domanda per l’assegno di inclusione è condizionata al possesso di alcuni requisiti. L’ADI, infatti, viene riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:
- con disabilità;
- minorenne;
- con almeno 60 anni di età;
- in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.