Gli incentivi all’occupazione sono benefici normativi, economici o contributivi riconosciuti ai datori di lavoro per l’assunzione di specifiche categorie di persone.
Quindi, sono diretti a supportare economicamente l’ingresso, il reinserimento e la stabilizzazione dei lavoratori attraverso la riduzione o l’azzeramento degli oneri contributivi, oppure con l’erogazione diretta di un contributo.
La Legge 28 giugno 2012, n. 92, come successivamente modificata, ha introdotto i principi generali in tema di agevolazioni alle assunzioni, confermati anche dal cosiddetto Jobs Act, con il Decreto Legislativo 14 settembre 2015 n. 150.
La Legge di Bilancio per il 2023 (art. 1, commi 294-295) ha introdotto l’esonero contributivo totale per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato e le trasformazioni da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, per un periodo massimo di 12 mesi e nel limite di 8.000 euro annui, di soggetti beneficiari del Reddito di Cittadinanza (misura che, a partire dal 1° gennaio 2024, verrà sostituita dall’Assegno di inclusione).
Il Decreto Legge 4 maggio 2023, n. 48 (art. 10), convertito con modificazioni in Legge 3 luglio 2023, n. 85, ha previsto in favore dei datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto di lavoro a tempo indeterminato, pieno o parziale, o con contratto di apprendistato, l’esonero contributivo totale (con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL) per 12 mesi, fino ad un massimo di 8.000 euro su base annua, per ciascun lavoratore, rimanendo invariata l’aliquota di calcolo delle prestazioni pensionistiche.
L’esonero è riconosciuto anche per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel limite massimo di 24 mesi.
Per i datori di lavoro che assumono i beneficiari con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o stagionale, pieno o parziale, l’esonero per ciascun lavoratore ammonta al 50% dei contributi previdenziali dovuti (con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL), fino all’importo massimo 4.000 euro annui, per un periodo massimo di 12 mesi e comunque non oltre la durata del rapporto di lavoro.
Questi incentivi sono riconosciuti esclusivamente al datore di lavoro che inserisce l’offerta di lavoro nel Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa – SIISL.
Nel caso di licenziamento del beneficiario nei 24 mesi successivi all’assunzione, il datore di lavoro deve restituire l’esonero contributivo, maggiorato delle sanzioni civili, salvo che il licenziamento non sia dovuto a giusta causa o giustificato motivo.
Ai beneficiari che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio è riconosciuto, in un’unica soluzione, un beneficio addizionale di 6 mensilità, per un massimo di 500 euro.
Per quanto riguarda l’occupazione giovanile, il Decreto Lavoro (art. 27) prevede, in favore dei datori di lavoro privati che ne facciano richiesta, l’erogazione per 12 mesi di un incentivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per l’assunzione di giovani nel periodo compreso tra il 1° giugno al 31 dicembre 2023.
Inoltre, al fine di valorizzare e incentivare le competenze professionali dei giovani con disabilità, il Decreto Lavoro (art. 28) ha previsto un fondo per il riconoscimento di un contributo in favore degli enti del Terzo settore, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, per ogni persona con disabilità, di età inferiore a 35 anni, assunta ai sensi della Legge 12 marzo 1999, n. 68, con contratto di lavoro a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre 2023.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha realizzato la guida “Gli incentivi all’assunzione”, al fine di fornire ai datori di lavoro un utile strumento di consultazione delle misure attualmente accessibili per l’assunzione di lavoratori.
Per ciascun bonus sono specificati destinatari (requisiti e condizionalità), modalità di richiesta, scadenze, tipologia di agevolazione prevista e cumulabilità con altri bonus.
Nell’ambito delle misure in favore dell’autoimprenditorialità e dell’autoimpiego, la normativa di riferimento è costituita dal Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185 (come da ultimo modificato dal Decreto Sostegni bis, Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni in Legge 23 luglio 2021, n. 106).
La disciplina prevede misure a supporto:
- della nuova imprenditorialità nei settori della produzione dei beni e dell’erogazione dei servizi (articoli 1-4 ter), dell’agricoltura e del ricambio generazionale (articoli 9-10 quater);
- dell’autoimpiego, quale lavoro autonomo, microimprese, franchising (articoli 13-22).
Peraltro, gli strumenti di sostegno offerti non sono di carattere esclusivamente economico in quanto vanno dalla concessione di mutui agevolati, al riconoscimento di contributi a fondo perduto, sino all’assistenza tecnica in fase di realizzazione degli investimenti e di avvio di iniziative.
Tra le agevolazioni in favore delle imprese, si segnala che la Legge di Bilancio per il 2022 ha previsto la proroga del credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in ulteriori attività innovative, di misura e durata diversificate a seconda dei settori specifici (art. 1, commi 45 e ss.).
Inoltre, è stata rifinanziata anche la c.d. Nuova Sabatini, la cui autorizzazione di spesa è integrata con 240 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni di euro per l’anno 2027.
Si tratta della misura che consente alle micro, piccole e medie imprese di accedere a finanziamenti e ai contributi a tasso agevolato per gli investimenti, anche mediante operazioni di leasing finanziario, in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché per gli investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.
Nella presente sezione si affrontano, in particolare, gli incentivi previsti dalla legislazione vigente con riferimento ai giovani, al contratto di apprendistato, al contratto a termine per sostituzione, alle startup innovative, al Mezzogiorno, alle donne, agli over 50, ai lavoratori svantaggiati, alle persone diversamente abili, ai detenuti, nonché alle cooperative sociali.