Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 18.03.2021 n. 67, il Decreto legislativo del 28 febbraio 2021 n. 36 di attuazione dell’articolo 5 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo.
Il testo si compone di 52 articoli organizzati in 7 Titoli. In particolare:
- il Titolo I (artt. 1-5) reca disposizioni comuni e principi generali;
- il Titolo II (artt. 6-14) disciplina gli enti sportivi professionisti e dilettantistici. Allo stesso ambito si riferisce l’art. 38, inserito nel Titolo V.
- il Titolo III (artt. 15-18) riguarda atleti, tecnici, dirigenti e direttori di gara. Ai direttori di gara si riferisce anche l’art. 28, inserito nel titolo V;
- il Titolo IV (artt. 19-24) riguarda le discipline sportive che prevedono l’impiego di animali;
- il Titolo V (artt. 25-42) riguarda il lavoro sportivo, incluso il sostegno delle donne nello sport;
- il Titolo VI (artt. 43-50) reca disposizioni in materia di pari opportunità per le persone con disabilità nell’accesso ai gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato;
- il Titolo VII (artt. 51-52) reca le disposizioni finali.
Gli obiettivi del decreto
Il presente decreto intende perseguire i seguenti obiettivi:
- riconoscere il valore culturale, educativo e sociale dell’attività sportiva, quale strumento di miglioramento della qualità della vita e di tutela della salute, nonché quale mezzo di coesione territoriale;
- promuovere l’attività motoria, l’esercizio fisico strutturato e l’attività fisica adattata quali strumenti idonei a facilitare l’acquisizione di stili di vita corretti e funzionali all’inclusione sociale, alla promozione della salute, nonché al miglioramento della qualità della vita e del benessere psico-fisico sia nelle persone sane sia nelle persone affette da patologie;
- consentire ad ogni individuo di praticare sport in un ambiente sicuro e sano;
- promuovere la pari opportunità delle donne nelle prestazioni di lavoro sportivo, tanto nel settore professionistico, quanto in quello dilettantistico;
- riconoscere e garantire il diritto alla pratica sportiva dei minori, anche attraverso il potenziamento delle strutture e delle attività scolastiche;
- incentivare la pratica sportiva dei cittadini con disabilità, garantendone l’accesso alle infrastrutture sportive, quale misura volta ad assicurarne il pieno inserimento nella società civile;
- proteggere la salute e la sicurezza di coloro che partecipano ad attività sportive, in particolare modo i minori;
- introdurre una disciplina organica del rapporto di lavoro sportivo, a tutela della dignità dei lavoratori e rispettosa della specificità dello sport;
- valorizzare la formazione dei lavoratori sportivi, in particolare dei giovani atleti, al fine di garantire loro una crescita non solo sportiva, ma anche culturale ed educativa, nonché una preparazione professionale che favorisca l’accesso all’attività lavorativa anche alla fine della carriera sportiva;
- sostenere e tutelare il volontariato sportivo;
- valorizzare la figura del laureato in scienze motorie e dei soggetti forniti di titoli equipollenti.