Cuneo fiscale e stipendio in Italia
La differenza nella media del salario minimo degli stipendi degli Italiani rispetto al resto degli Stati europei si evidenzia anche per quanto riguarda il cuneo fiscale. Infatti, se da un lato il valore di soldi percepiti da un singolo lavoratore in Italia può essere equiparato a quello di alcuni dipendenti europei dal punto di vista dell’importo lordo, quando si va a considerare il salario netto, le cose cambiano drasticamente.
A incidere è proprio il cuneo fiscale, ovvero:
- le imposte personali sul reddito;
- i contributi previdenziali pagati dal lavoratore;
- i contributi IVS pagati dal datore di lavoro.
La media del cuneo fiscale, secondo le stime OCSE, applicato sullo stipendio di un lavoratore dovrebbe essere intorno al 36%, con un valore del 13% per ciò che riguarda le imposte, del 3,6% per i contributi pensionistici versati dal lavoratore e del 13,5% per quelli invece pagati dal datore di lavoro.
Le tasse in Italia incidono del 46,5%: il nostro è tra i primi 5 Paesi su 36 in Europa a presentare una pressione fiscale elevata. Con un percentuale superiore vi sono solo la Francia, con il 47%, l’Austria, con il 47,8%, la Germania e il Belgio, rispettivamente con il 48,1% e il 52,6%.