FONDO NUOVE COMPETENZE

È possibile presentare domanda di contributo a valere sul Fondo nuove competenze  istituito presso l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL ),dal decreto legge “Rilancio”.

Con l’Avviso Fondo Nuove Competenze Anpal rende note le modalità per l’accesso e il riconoscimento di contributi finanziari in favore di tutti i datori di lavoro privati che abbiano stipulato, entro il 31/12/2020 e per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro.

 

Gli accordi dovranno prevedere che parte dell’orario di lavoro venga finalizzato alla realizzazione di appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore.

L’obiettivo è quello di innalzare il livello del capitale umano sostenendo le imprese nel riallineare le competenze del personale ai nuovi fabbisogni e i lavoratori nell’accrescere e rinnovare le proprie competenze di fronte al cambiamento.

Offre ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle mutate condizioni del mercato del lavoro sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi.

Nello specifico il Fondo rimborsa il costo, comprensivo dei contributi previdenziali e assistenziali, delle ore di lavoro in riduzione destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze da parte dei lavoratori. A tal fine, al momento, sono stati stanziati complessivamente 730 milioni di euro per il biennio 2020-2021.

Possono presentare istanza per l’accesso al Fondo tutti i datori di lavoro privati che abbiano stipulato entro il 31/12/2020 gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro.L’istanza di contributo può essere presentata singolarmente per ogni azienda autonoma, o in maniera cumulativa nel caso di gruppi societari.

I Progetti formativi saranno elaborati in relazione ai fabbisogni collegati alle nuove o maggiori competenze da acquisire per adattarsi all’ introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di processodi prodotto o servizi.

Lo sviluppo di nuove competenze può essere finalizzato a incrementare l’occupabilità del lavoratore, anche al fine di promuovere processi di ricollocazione in altre realtà lavorative.

I percorsi formativi devono essere realizzati entro i 90 giorni dall’approvazione della domanda mentre il limite massimo delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze per ogni lavoratore è fissato a 250 ore.

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  • attività di orientamento, formazione e qualificazione
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  • consulenza e assistenza fiscale, catastale, tributaria 
  • Assistenza e compilazione modello 730 ordinario
  • Trasmissione telematica modello 730 on line precompilato
  • Informazioni e assistenza pagamento imposte locali (IMU E TASI)
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  • Compilazione e trasmissione dichiarazioni di responsabilità (ICRIC-ICLAV-AS/PS)
  • Visure catastali
  • Domanda di pensione di vecchiaia e anticipata(anzianità)
  • Domanda per pensione di inabilità L. 104/92
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  • Domanda di pensione supplementare
  • Domanda di assegno ordinario di invalidità (pensione di invalidità)
  • Domanda per pensione di reversibilità (ai superstiti)
  • Domanda per supplemento di pensione
  • Assegno sociale
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  • Estratto aggiornato della posizione contributiva INPS
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La rappresentanza sindacale dei lavoratori costituisce un elemento fondamentale del tessuto democratico del nostro paese: attraverso di essa milioni di lavoratori danno voce nelle aziende in cui lavorano ai loro diritti ed attraverso la contrattazione cercano, invece,  di realizzare un equilibrio tra le esigenze delle aziende e quelle delle persone che vi lavorano. Il riferimento legislativo principale per la regolazione della rappresentanza sindacale in azienda si trova nella legge 300 del 20/5/1970 detta Statuto dei Lavoratori, che affida poi alla contrattazione la realizzazione dei principi in essa stabiliti.

 

Ed è proprio attraverso la contrattazione di I° e II° livello, ed il confronto con le Istituzioni, che U.N.Si.L. si fa carico non solo di rappresentare i bisogni del lavoro, ma più in generale quelli dei cittadini e delle comunità, profondamente mutati a causa delle dinamiche economiche, demografiche e migratorie di questi anni, e della recente pandemia da Covid-19, per favorire la ripresa degli investimenti pubblici e privati a partire dai bisogni prioritari dei territori.