In riferimento alla Riforma dello Sport entrata in vigore il 1 luglio è importante chiarire le tipologie particolari di lavoratori sportivi.
Lavoratori sportivi: particolari tipologie
Uno degli aspetti maggiormente innovativi della riforma, sono l’inquadramento di particolari lavoratori dello sport.
I collaboratori amministrativo-gestionali dovranno essere assunti con le modalità ordinarie per il lavoro subordinato e dovranno essere rispettati tutti gli adempimenti ordinari. Tale tipologia di rapporto può essere svolta anche in maniera professionale, nel caso in cui il collaboratore abbia partita iva. Dove invece sussistessero gli estremi per la collaborazione coordinata e continuativa, troveranno applicazione le norme e i limiti precedentemente descritti (5.000 – 10.000; 50% imponibile ai fini previdenziali).
Un altro gruppo di lavoratori sportivi sono gli addetti agli impianti sportivi. Il legislatore in tale categoria ricomprende custodi, manutentori, addetti alle pulizie, giardinieri, addetti ai punti vendita, cassiera, addetto al marketing. Tali funzioni potranno essere svolte in maniera professionale da coloro iscritti alla Camera di Commercio con partita iva oppure dovranno essere svolte da personale dipendente. Non vi sono altre soluzioni applicabili.
Infine, la riforma dello sport prevede che il compenso corrisposto agli amministratori dovrà essere assoggettato alle norme ordinarie relative ai compensi per gli amministratori e non farlo ricadere nelle facilitazioni previste per il lavoro sportivo.