Autorizzati gli incentivi per l’assunzione di donne svantaggiate
Nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di stato, adottato il 9 marzo scorso, sono stati approvati degli incentivi per chi assume donne svantaggiate. Le assunzioni devono avvenire nel periodo 1° luglio 2023 e il 31 dicembre 2023.
Questo quanto stabilito dalla Commissione UE per ridurre il costo del lavoro delle imprese italiane.
La Commissione ha ritenuto le agevolazioni necessarie, adeguate e proporzionate per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro.
ASSUNZIONI DONNE SVANTAGGIATE
L’ art. 1, comma 298, della L. 197/2022 estende alle nuove assunzioni di donne lavoratrici svantaggiate, effettuate nel corso del 2023, l’esonero contributivo totale già previsto per le assunzioni delle medesime donne effettuate nel biennio 2021- 2022 dall’articolo 1, comma 16, della L. 178/2020 per le medesime assunzioni effettuate nel biennio 2021-2022.
L’agevolazione è riconosciuta nella misura del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro e nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, per la durata di dodici mesi in caso di contratto a tempo determinato e di 18 mesi in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato. L’assunzione deve riguardare donne che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
- donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, senza vincoli temporali di permanenza del requisito della residenza nelle predette aree e con la possibilità che il rapporto di lavoro possa svolgersi anche al di fuori delle aree indicate;
- donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità di genere, con un tasso di disparità uomo-donna che superi di almeno il 25 per cento la disparità media uomo-donna, e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
- donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.