Dimissioni per Fatti Concludenti: Le Nuove Indicazioni dell’INL sulla Procedura per le Assenze Ingiustificate.

Questa nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (n. 579 del 22 gennaio 2025) fornisce le prime istruzioni operative sulla procedura delle dimissioni per fatti concludenti in caso di assenza ingiustificata prolungata del lavoratore.

Principali punti della procedura:

  1. Comunicazione all’ITL
    • Il datore di lavoro può decidere di avvalersi dell’effetto risolutivo del rapporto in caso di assenza ingiustificata.
    • In tal caso, deve inviare una comunicazione via PEC all’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) competente.
  2. Tempistiche dell’assenza
    • Se il CCNL applicato prevede un termine massimo di assenza ingiustificata, si segue quello.
    • In assenza di una previsione contrattuale, il periodo da considerare è di oltre 15 giorni consecutivi.
  3. Verifica da parte dell’ITL
    • Dopo la ricezione della comunicazione, l’ITL ha 30 giorni per verificare la veridicità dell’assenza, contattando il lavoratore o altre persone in grado di fornire informazioni.
  4. Possibilità di contestazione da parte del lavoratore
    • Il lavoratore può evitare la risoluzione del rapporto solo se prova che l’assenza è dovuta a causa di forza maggiore (es. motivi di salute, emergenze) oppure se il datore di lavoro è responsabile della mancata comunicazione (es. impossibilità di accedere agli strumenti aziendali).
    • Se il lavoratore fornisce prova della sua impossibilità a comunicare, l’ITL dichiarerà inefficace la cessazione e il rapporto di lavoro sarà ripristinato.
  5. Dimissioni per giusta causa
    • Se il lavoratore dimostra che l’assenza è stata causata da gravi inadempienze del datore di lavoro (es. mancato pagamento dello stipendio), può richiedere il riconoscimento delle dimissioni per giusta causa e far valere i relativi diritti (come l’accesso alla NASpI).

Implicazioni pratiche

  • Datori di lavoro: devono seguire scrupolosamente la procedura e non possono considerare il rapporto risolto senza la verifica dell’ITL.
  • Lavoratori: hanno la possibilità di difendersi in caso di contestazione e, se il motivo dell’assenza è imputabile al datore, possono chiedere le dimissioni per giusta causa con i relativi benefici.
  • ITL: svolge un ruolo di verifica per evitare abusi e tutelare entrambe le parti.

Questa nuova procedura fornisce un quadro normativo chiaro per gestire le assenze ingiustificate, bilanciando i diritti del datore di lavoro con le tutele per il lavoratore.

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