Proroga aiuti carburanti, taglio delle accise fino al 5 ottobre. Il prezzo del gasolio sale senza tregua e per mitigare l’inflazione i Ministri Franco e Cingolani firmano il decreto interministeriale che proroga il taglio delle accise fino al 5 ottobre. Si tratta di una proroga alle misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo dei carburanti, in attesa di una regolamentazione del mercato.
Proroga aiuti carburanti, taglio di 30 centesimi al litro
La proroga estesa al 5 ottobre del taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, Gpl e metano per autotrazione intende fronteggiare ai nuovi rincari. L’ipotesi di prorogare il taglio sulle accise era già emersa all’inizio di agosto, i previsione del Decreto Aiuti Bis, ma si attendeva la disponibilità economica per ufficializzare la manovra. In particolare i Ministri coinvolti, dell’Economia e della Transizione Ecologica attendevano i dati sull’extragettito Iva di luglio per finanziare la proroga dell’intervento.
Proroga aiuti carburanti, il rincaro del prezzo del gasolio
La firma al decreto interministeriale arriva anche a seguito del rincaro del prezzo del gasolio registrato nelle ultime settimane. In particolare nella settimana dal 22 al 28 agosto il costo è tornato sopra quota 1,80 euro, con un incremento del 3,69% sulla settimana precedente. A differenza della benzina che è arrivata a 1,76 euro con un incremento dello 0,70%.
A destare particolare preoccupazione è la crescita del costo del gasolio per riscaldamento a 1,870 euro, confermando un aumento del 4,28% , che si traduce in una maggiorazione di 7,68 centesimi. Il rincaro dei prezzi si registra a cadenza costante e la proroga aiuti carburanti mitiga una condizione già al limite per famiglie e imprese.
Le associazioni di consumatori denunciano la speculazione
Sui rincari vertiginosi di carburante si pronunciano le associazioni di consumatori, che denunciano la debolezza del provvedimento varato per chiedere un freno alla speculazione. Il taglio delle accise non basta a calmierare i costi del carburante e servono interventi strutturali di lunga durata.
Lo scoppio della guerra in Ucraina e le drammatiche conseguenze subite a causa del conflitto non giustificano l’aumento indiscriminato del prezzo dei carburanti. Il Codacons calcola per il gasolio auto il 20,6% in più del costo rispetto allo scorso anno. Ad oggi per un pieno occorrono 15,5 euro in più su base annua.