Lo sviluppo delle nuove tecnologie, ed in particolare l’avvento e la progressiva diffusione dell’Intelligenza Artificiale, rappresenta un fenomeno complesso capace di influire in modo determinante su numerosi aspetti della società, tra i quali rientra certamente il mercato del lavoro.
L’IA è il complesso di quei sistemi di programmi software capaci di fornire all’elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana (quali capacità di apprendimento, ragionamento e problem solving) con il fine di pensare ed agire razionalmente.
Recentemente si è sviluppata anche l’IA generativa, che aggiunge qualcosa di nuovo alla IA precedentemente descritta poiché, utilizzando tecniche di Machine Learning e Deep Learning per generare nuovi dati, tra cui anche immagini, musica e testo, che non esistevano in precedenza, è progettata non per limitarsi al discernimento logico, bensì per sviluppare una comprensione dei dati che gli vengono presentati e dare vita a qualcosa di nuovo.
L’Unione Europea ha iniziato a promuovere l’innovazione della IA con iniziative come AI4EU, ed è noto che la UE, proprio in questi giorni, sta approdando all’adozione di un Regolamento in materia di IA, denominato “AI ACT”, che fornisce una definizione legale di Intelligenza artificiale, ricomprendendo ogni sistema software progettato per operare con vari livelli di autonomia che può, per obiettivi espliciti o impliciti, generare risultati come previsioni, raccomandazioni o decisioni che influenzano ambienti fisici o virtuali.
Dunque, la presenza di quello che sempre più appare un vero e proprio concorrente della intelligenza umana, rappresenta una novità destinata a condizionare ogni aspetto della società, tra cui, ovviamente, anche il mondo del lavoro.
Quando entra in vigore?
Indagine resa nota il 26 ottobre 2023 presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.